Sabotata l’opposizione di Arnese in Consiglio Comunale
Chi sta sabotando l’opposizione di Arnese? Di seguito il racconto del Consigliere di Minoranza.
Premetto che verso la fine del mese di aprile c.a. sono stato obbligato a recarmi in Florida dove vive mia figlia per motivi personali. Prima di partire ho fatto il biglietto che prevedeva il rientro in Italia per il mattino del 19.7.2018. Di ciò ho dato notizia alla Segreteria del Comune di Casteggio come giusto che fosse soprattutto per permettere ad essa di inserire all’Ordine del Giorno dei Consigli Comunali successivi al mio rientro, quelle interpellanze e mozioni non potute discutere nel corso dei Consigli Comunali in cui sono stato assente.
Il 19.7.2018, appena giunto a Casteggio, mi sono recato in Municipio per ricevere la mia posta. Nella circostanza apprendevo che alle ore 21.00 del 31 c.m. era stato fissato il Consiglio Comunale per la trattazione del seguente “Ordine del Giorno”:
Assestamento generale di bilancio e salvaguardia degli equilibri per l’esercizio 2018;
Debiti fuori bilancio di euro 14.567,24 (riconoscimento di legittimità ai sensi dell’art. 194 comma 1, lettera “A” del D:Lgs n.ro 267/2000.
Nessun riferimento alle seguenti mie tre interpellanze che prevedevo fossero incluse:
• Incidente riferito al cedimento di una cisterna all’interno dello stabilimento della A.B. Mauri (cause – danni alle persone ed alle cose –sicurezza per il futuro) – Data di presentazione 27.03.2018)
• Concessione di una sala comunale esistente presso il palazzo Certosa Cantù a titolo non oneroso in favore del consigliere La Cognata G. ed alla “Federazione Italiana Sommelier di Pavia” e contestuale diniego della sala, a titolo non oneroso, eseguito da altri consiglieri che intendevano sostenere il concittadino BONFIGLIO Antonio, incorso nell’obbligo di doversi difendere da una aggressione, messa in atto da due banditi incappucciati e per niente intimoriti dai latrati dei cani posti lì a fare da guardia. Interpellanza datata 06.04.2018. Il tutto avvenuto sulla base di una decisione non adottata dalla Giunta Comunale con propria delibera, come giusto previsto dal Regolamento Comunale. Sarebbe terribile scoprire che tali decisioni siano state assunte da una sola persona per megalomania o per interessi privati.
• Rimostranze del cittadino Casteggiano FILIA Caterina abitante in via Valerio per quanto messo in atto, contro di lei e la Sua famiglia, dal Sindaco di Casteggio. In sintesi sarebbe accaduto che il Sindaco, accortosi che l’abitazione della Signora Filia non era allacciata alla fogna pubblica, intima alla medesima, con atto scritto, l’obbligo di provvedere all’allacciamento a proprie spese ed entro il termine perentorio di gg. 60. L’interessata si prodiga ad eseguire l’intervento demandando ASM a quanto di competenza. Mentre i primi lavori avevano corso il Sindaco o chi per Lui ordina al Comandante dei VV. UU. di Casteggio di non permettere che l’allacciamento alla rete fognaria avvenisse in via Valerio all’altezza del civico 18 poiché in siffatta maniera si sarebbe arrecato danno all’Azienda A.B. Mauri confinante con la stessa via Valerio. Viene riferito alla signora Filia che l’allacciamento sarebbe avvenuto successivamente a cura e spese dell’Amministrazione Comunale.
Trascorsi i 60 gg. Imposti con l’ordinanza di cui si è fatto cenno il Comune invia al Tribunale richiesta di sanzione nei confronti della signora Filia per inadempienza a quanto imposto. A questo punto la Ns concittadina invia una serie di reclami in prefettura chiedendo giustizia. La prefettura pare che abbia richiesto al Sindaco ragguagli in merito ricevendo, in risposta, l’assicurazione che l’allacciamento sarebbe stato eseguito a cura e spese del Comune. Nessuna giustificazione in merito alle sanzioni comminate dal Tribunale per una inadempienza che non poteva e non doveva essere addebitata all’interessata. Ad oggi risulta che nessun allacciamento è stato eseguito però l’A.B. Mauri ha fatto sapere alla famiglia Nurchis che l’opera di allacciamento sarebbe stata eseguita a spese della propria Azienda.
Nel diritto di ricevere delle spiegazioni il 19.7.2018 mi recavo dal Segretario Comunale che in presenza di testimoni affermava di essere stato reso edotto dal Consigliere Giovanetti del mio rientro in Italia per il mattino del 19.7.2018, ma di aver dimenticato il particolare nella gestione dell’ordine del Giorno oggetto del contendere. Egli, comunque, mi riferisce che nel rispetto del vigente Regolamento era necessario che io informassi, per iscritto, il Presidente del Consiglio Comunale affinchè autorizzasse l’inserimento delle mie tre interpellanze NELL’ORDINE DEL GIORNO DEL PROSSIMO C.C.
Visto quale era il contesto delle mie rimostranze e considerato che in tal modo il 31.7.2018 si poteva discutere in consiglio le tre interpellanze vergavo a penna la richiesta. Il giorno successivo mi veniva riferito che le tre interpellanze non potevano essere discusse la sera del 31.7.2018 in quanto non incluse nell’ordine del Giorno. Mi recavo nuovamente dal Segretario Comunale chiedendo chiarimenti. Di rimando veniva affermato che la mia richiesta era valida solo per il Consiglio Comunale successivo a quello del 31.7.2018. Spiegavo che il termine “prossimo consiglio” non poteva riferirsi ad un qualcosa che doveva avvenire nel futuro e che prossimo, in italiano, vuol dire nelle immediatezze di qualcosa che non è ancora avvenuto e che deve ancora verificarsi. Da ciò che il Segretario diceva mi è parso di capire che la mia richiesta non è stata valutata dal Presidente del Consiglio Comunale, unica persona titolata alle valutazioni di competenza.
Sarebbe disgustoso scoprire che la decisione sia stata assunta dal Sindaco.
Francesco Arnese
Consigliere Comunale