Anche la Lega per Cascina Bella
Anche la Lega ha avuto l’onore di essere invitata e ha voluto partecipare all’importante serata informativa organizzata dai Comitati “Cascina Bella” e “Valle Coppa” con l’Associazione La Rondine riguardante la Cava in area golenale.
Il primo spiacente elemento è stata l’inaccettabile assenza di un amministrazione molto lontana dai cittadini, sfuggente al confronto diretto.
Incredibile che nessuno degli amministratori, Sindaco, Vice o assessore competente, regolamente ricompensati con i soldi dei cittadini, si sia presentato o abbia inviato un delegato.
Per la Lega è intervenuto Stefano Poggi, Vicesegretario di Circoscrizione Oltrepo.
Mi sono premurato di ringraziare i comitati per l’importante lavoro svolto per l’informazione e la tutela del territorio. Spesso il loro volontariato si sostituisce alle mancanze della politica e riesce a coinvolgere cittadini che altrimenti rimarrebbero inconsapevoli di quanto succede sul territorio.
Per ora dall’amministrazione è pervenuto solamente un nebuloso groviglio di scuse mischiate a disinformazione.
La cava inserita nel piano cave è sciaguratamente una replica di altre in area golenale. Zone che andrebbero protette anziché sfruttate.
Per fortuna c’è una prescrizione che prevede il divieto di passaggio dei mezzi diretti alla cava nel territorio di Bressana (gli scavi sono previsti in loc. Chiavica di Cava Manara).
Quindi una facile e chiara possibilità per l’Amministrazione comunale di fermare la realizzazione.
Invece il Sindaco si è mosso per derogare questa condizione al fine di creare un passaggio smisurato di mezzi pesanti che potrebbero essere almeno 20 al giorno, quindi 40 passaggi quotidiani.
Un incremento di scarichi nell’area non di poco conto.
La richiesta di estrazione dalla cava è di 600.000 mc di materiale: se fossero utilizzati camion con capacità di circa 25 mc a viaggio ci vorrebbero 24.000 viaggi andata/ritorno per completare l’opera quindi 48.000 passaggi per l’abitato di Bressana.
Quali sono i vantaggi per i circa 3.500 bressanesi? Per ora abbiamo assistito al dissennato abbattimento dei Pioppi Neri di Cascina Bella.
Alberi che, al contrario di quanto sostenuto dall’Amministrazione bressanese, non necessitavano l’abbattimento. Sia le foto che i rilevamenti di alcuni esperti del settore recatisi a Cascina Bella hanno confermato che per la gran parte i pioppi erano sani e stabili. Per quelli malati sarebbe stata sufficiente una potatura, almeno per verificarne al meglio le condizioni.
Anomale, per usare un eufemismo, le procedure adottate. Non coinvolto AIPO (Magistrato del Po) e saltata la Regione che è l’ente preposto, tutto finora si è svolto a livello provinciale. Solo ora a seguito delle proteste si sta provvedendo a reindirizzare il tutto alla Regione.
Un’Amministrazione che non conosce la trasparenza ha nascosto l’interpellanza del consigliere comunale Ursino tra altri atti (rateizzazione etc..) e non ha pubblicato il verbale della conferenza dei servizi in albo pretorio per molto tempo, anzi andrebbe verificato se ha adempiuto in seguito.
Durante l’incontro è emerso che la cava trovandosi ad una distanza inferiore a 1 km dal ponte di PO della SS 35 potrebbe influire negativamente sullo stato del predetto ponte il quale ha dimostrato più volte di non trovarsi in buone condizioni di salute.
Uno dei timori è che una volta estratto il materiale, la cava possa essere riempita con materiale roccioso contenente amianto prelevato dalle lavorazioni per il “Terzo Valico” il cui consorzio sta cercando con insistenza siti dove smaltire.
È ora di tutelare il territorio anziché sfruttarlo senza ritegno. Un territorio che ha già pagato dazio troppo spesso con le discariche di Casatisma/Verretto, Ecogomma, Recology, il polo petrolifero di Sannazzaro, i reflui non controllati di Ab Mauri che arrivano a Bressana tramite il Coppa (speriamo in via di risoluzione con le nuove prescrizioni dell’ultima autorizzazione allo scarico), lo spargimento di fanghi, l’incremento del traffico, la cementificazione dilagante e le logistiche abbandonate.
Mi sono permesso di segnalare ai Comitati ed ai cittadini presenti anche altre due situazioni inquietanti.
La prima riguarda un progetto di cui si sente parlare insistentemente ma che sembra muoversi invisibilmente ossia il deposito di container in area ex Ecogomma che potrebbe proseguire verso Fornace Bettaglio. Nel percorso è possibile che possano essere parzialmente riempite cave esistenti? con che cosa?? Finirà come le logistiche abbandonate???
Punto secondo. mi hanno segnalato il taglio di alcune piante nella garzaia situata a lato della Milano-Salice, amministrativamente nel Comune di Bressana.
Chi e perché ha autorizzato un’azione di questo genere in una garzaia, ovvero in area protetta importantissima dove non si può entrare e dove se crolla un albero lo si deve lasciare lì a marcire?