Dopo l’assasinio del Coppa è la volta dei terreni?
A seguito di una segnalazione di un privato cittadino, riguardante scure pozze comparse in un terreno agricolo a lato est della ex SS35 di proprietà di AB Mauri proprio all’altezza dello stabilimento, l’11 Ottobre ARPA ha provveduto ad un controllo.
Si tratta di un terreno agricolo, incolto da tempo, nel quale sono state rilevate due pozze di liquido di colore nero: una di circa 20×40 m, l’altra di circa 50×40 m ma non è stato possibile verificarne la profondità. Il liquido presente nelle due pozze è apparso il medesimo.
Durante i campionamenti non è stato possibile individuare l’origine degli accumuli di liquido. AB Mauri dichiara di non avere condotte di scarico verso questi terreni.
AB Mauri segnala agli enti competenti le pozze solo il giorno successivo ai prelievi di Arpa. Incredibile: i cittadini sono più vigili di chi dovrebbe vigilare… Anche in questa occasione il Comune di Casteggio non si accorge di nulla e AB Mauri solo dopo l’intervento di ARPA
I risultati delle analisi sono molto preoccupanti.
Il rifiuto liquido analizzato oggetto di abbandono su suolo, contiene un’ingente quantità di Idrossido di sodio (NaOH – Soda caustica). Ovvero una sostanza chimica inorganica a base minerale, altamente corrosiva e tossica per l’ambiente. Trattasi di rifiuto pericoloso EER 06 02 04* – idrossido di sodio e potassio.
Purtroppo non è finita qui!
Le analisi chimiche attestano inoltre elevati valori di concentrazione dei parametri COD, Calcio, Fosforo totale, Nichel e Azoto totale. La concentrazione ingente di COD (10.900 mg/L) in particolare testimonia la notevole presenza di sostanze inquinanti organiche biodegradabili nel rifiuto liquido sversato illecitamente. A titolo di confronto
si rammenta che il limite del COD oltre il quale è vietato lo scarico dei reflui nelle acque superficiali (fiumi, laghi,…) è di 160mg/L
Sì, avete letto bene: 10.900 mg/L contro i 160 consentiti!
Su questioni di questa portata e di interesse comune, l’Amministrazione Comunale e Provinciale hanno il dovere morale di informare tempestivamente i consiglieri comunali e la cittadinanza.
Non stiamo parlando di lievi difformità tra i parametri legali e i dati rilevati ma di importanti danni ambientali.
Il tipo di rifiuto analizzato, soprattutto per la parte organica pare molto compatibile con i rifiuti relativi alla produzione dello stabilimento limitrofo.
Sono stati proprio i cittadini memori dell’impegno profuso con il gruppo BASTA PUZZA a chiedermi informazioni in merito.
Solo la mia richiesta degli atti ha permesso di rendere pubblico un danno ambientale di cui nessuna amministrazione e nessuna altra forza politica ha avuto l’attenzione e la volontà di evidenziare. Ancora peggio non hanno proprio voluto parlarne.
Purtroppo ancora una volta una sorta di omertà locale non ha voluto informare i cittadini di quello che sta succedendo… Media compresi più interessati a eventuali liti o a prostrarsi all’amministratore di turno piuttosto che trattare questioni importanti.
A norma di legge deve essere il proprietario del terreno ad accollarsi le spese di bonifica imposte dalle autorità pubbliche.
La bonifica è iniziata a rilento ed ora sembra ferma, un po’ come la Giunta locale che non la sollecita.
Stefano Poggi
Capogruppo Consiliare Lega