Immersione nella pace!
In un fine settimana di frenesia prenatalizia, ci si può fermare qualche attimo a riflettere sui significati del Natale e delle Feste in genere. Ognuno ha la sua personale visione. Pochi però riescono realmente a fermarsi per meditare.
Così il sabato prima di Natale, cessata la pioggia, si è creata un’accattivante possibilità, a poca distanza, in un posto sicuramente speciale. Un luogo realmente ameno, presentatosi sotto un cielo terso.
Un’occasione per fermarsi a pensare, passeggiare. osservare, annusare, udire il silenzio, chiudere gli occhi e lasciarsi trasportare: trovare pace.
Un momento in cui rifuggire dal proprio io, a volte se non spesso, ingombrante, ridondante. Un aiuto ad affrontare momenti difficili, un’orizzonte per superare il dolore, per rafforzare la potenza del perdono.
Un eremo, quello di Sant’Alberto, luogo di pace e di amore che si può realmente godere accostandosi con umiltà. Un silenzio inusuale, molto rigenerante. Diffusa armonia, intensa energia. Ricarica preziosa in questi tempi stressanti.
Quant’è bella la natura! Quant’è bravo a volte, l’uomo a rispettarla e valorizzarla.
Dalla parte opposta lo sguardo si perde sulle Alpi. Bianche, maestose, contenitore della nostra civiltà. Preziosa presenza che ci ha sempre garantito acqua cristallina, fonte di vita compromessa da comportamenti irrispettosi e sconsiderati dell’uomo.
Poi ahinoi c’è il ritorno. Passando dalla collina le strade lente permettono di evitare il contraccolpo della frenesia e ci regalano un tramonto emozionante, anch’esso rigeneratore.
In situazioni così particolari è più semplice cogliere il senso autentico del Natale… e non solo quello.
Non c’è bisogno di una festa comandata per scoprire e riscoprirci: la vera festa la possiamo trovare,quando vogliamo, dentro di noi!
Rieccoci a Casteggio tra le luci del Natale da calendario.
È già ora di ripartiire verso il domani!
Non dimenticatevi di cercare il vostro momento! Sempre. Ovunque.