Largo Colombo la breve storia. Francesco Arnese
Appena insediato nell’attuale Amministrazione Comunale, con la carica di Consigliere Comunale di Opposizione ho avuto modo di contestare al Sindaco Callegari ed alla Sua compagine la loro scelta di destinare, ad uso diverso, l’area di Largo Colombo già attrezzata per essere utilizzata sia per attività commerciali, sia per parcheggio.
La contestazione si articolava sui seguenti fattori essenziali:
1°) – Il cambiamento di destinazione d’uso di Largo Colombo, secondo il vigente regolamento, imponeva una delibera del Consiglio Comunale. Questo non è stato fatto “in barba al rispetto delle regole”
2°)- L’area è stata attrezzata con delle “vele”, delle panchine, con giochi per i bambini e vasi contenenti piante “sempre verdi” per una spesa che, superando i 40.000 euro doveva necessariamente essere legittimata da delibera del Consiglio Com unale che, anche in questo caso, non è stato eseguito in barba al rispetto delle regole e, cosa ancora più grave, mettendo l’opposizione ed i cittadini di fronte al fatto compiuto in maniera da non ricevere contestazioni.
3°)- E’ emerso che quanto sopra riportato facesse parte di un piano ben più ampio ed articolato che a maggior ragione doveva essere discusso ed approvato in un aperto consiglio comunale. Infatti ancor prima che venisse posizionata la struttura che sorregge le “vele” sono stati eseguiti e pagati dei lavori riferiti al posizionamento di una condotta idrica e ad una per lo scarico delle acque reflue entrambe confluenti nello stesso punto in cui era già stato portato il collegamento per l’energia elettrica ovvero nello stesso punto in cui, successivamente, è stato montato un chiosco sorretto da sei colonne in ghisa la cui funzione ed utilità non si è mai capita quale fosse.
4°)- I sospetti che vi fosse del losco li ho avuti quando dal bilancio comunale è stata utilizzata una somma di oltre 50.000 euro che era stata concessa dalla Regione Lombardia per spese riferite al decoro della città. La spesa sarebbe stata versata a tale Giachero (fabbro del luogo utilizzato dal Comune per lavori vari) il quale risulta aver aquistato le sei colonne in bronzo e quant’altro da una donna residente in via Milano di Casteggio, di nazionalità Olandese, pubblicamente nota per essere intima amica del sindaco Dr. Lorenzo Callegari con il quale ha condiviso la passione per l’antiquariato. Il signor Giachero non ha negato la confessione di quanto gli era stato riferito di fare dal Sindaco tramite l’ing. Marco Zucchini e non si è sottratto dall’onere di riferire ogni particolare al Comando della Guardia di Finanza di Voghera dove lo scrivente ed il Consigliere Ettore Albani si erano recati per denunciare quanto era di loro conoscenza.
Francesco Arnese
Consigliere Comunale
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